Le mappe mentali
Quanto è difficile raccogliere le idee?Clicca per leggere
Se non sei organizzato, può essere complicata anche una attività apparentemente semplice come esporre un argomento che conosci bene.
Non ci credi?
Prendi carta e penna, e prova a presentarti con un breve testo di circa 300 battute.
Prosegui solo quando avrai terminato!
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Ora valuta il tuo sforzoClicca per leggere
Eri perfettamente a tuo agio?
Allora il foglio bianco non ti intimorisce, e hai le idee chiare: sia sulle cose più importanti da dire, che sull'ordine con il quale esporle.Ma riesci sempre ad essere così efficiente, o ci sono argomenti che ti danno più filo da torcere?
Faticavi a decidere da cosa iniziare?
È normale: decidere a cosa dare priorità è uno dei principali problemi nell'esporre un argomento, anche se familiare (e a volte proprio per questo!)
Faticavi a organizzare il ragionamento?
È normale: quando pensiamo, la nostra mente tende a "saltare" da un concetto ad un altro in un ordine che non è lineare come il testo che dovevi scrivere su carta.
Il foglio bianco ti bloccava?
È normale: non si tratta solo di stabilire da cosa cominciare, ma anche come utilizzare lo spazio.
Non sei riuscito a rispettare i 300 caratteri?
È normale: è necessario valutare accuratamente i punti ai quali dare priorità e il peso da dare a ciascuno.
Presentarsi con una "mappa"Clicca per leggere
Hai già sentito parlare di Tony Buzan?
Era uno psicologo inglese che si é occupato, in particolare, di tecniche di apprendimento e di memorizzazione.
Lui si presentava come vedi qui di lato, usando una "mappa mentale": uno strumento che aveva ideato per rappresentare graficamente il pensiero (e molto altro!).
Osservala con attenzione.
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Gli elementi della mappa di BuzanClicca per leggere
1. Nodo centrale
La mappa ha un centro, che è l'argomento punto di partenza della riflessione.
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4. Nodi foglia
I concetti si distribuiscono su più livelli, senza un limite teorico. I nodi senza figli sono detti «foglie».
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2. Rami
Dal centro si dipartono dei rami verso l'esterno, che rappresentano le associazioni gerarchiche tra i concetti.
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5. Grafica
La mappa dà spazio alla creatività: vengono usati colori, immagini e disegni.
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3. Parola
Ogni argomento o concetto è rappresentato da una singola parola.
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6. Ordine di lettura
La mappa va letta in senso orario partendo dal ramo in alto a destra.
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Prova tuClicca per leggere
Cosa ne pensi?
Ti sembra una tecnica utile per organizzare le idee?
Prendi carta e penna, e questa volta se vuoi anche pastelli, fotografie, forbici, e riviste per procurarti facilmente delle immagini.
Poi prova a presentarti con una mappa mentale, ispirandoti a quella che hai appena visto di Tony Buzan.
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Le mappe mentali in breve Clicca per leggere
Ora guarda la mappa mentale che hai appena creato.
Quanto ti potrebbe essere utile come base per svolgere il compito iniziale, cioè presentare te stesso con un testo di 300 battute? O anche fare un piccolo discorso di presentazione "a braccio"?
Come puoi immaginare, le mappe mentali sono una tecnica di generazione e organizzazione delle idee utile in molte situazioni, non solo per presentare te stesso: sono infatti strumenti generali di riflessione visuale.
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In generale, le mappe mentali rappresentano le idee e le loro associazioni in un diagramma che ha sempre un centro e delle parole, o brevi frasi, che descrivono concetti.
Le parole sono collegate da rami che si dipartono dal centro in modo radiale e gerarchico.
Spesso sono utilizzati elementi grafici come colori, immagini o icone: in questa maniera le mappe mentali danno spazio sia all'aspetto razionale della classificazione e gerarchizzazione, che a quello creativo ed espressivo dell’autore.
Nelle versioni digitali possono essere integrate risorse esterne, come file o link.
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Le mappe mentali sono disegnate per step: dalla parola-idea posta al centro si procede verso l’esterno associando via via le sotto-idee.
Possono essere realizzate a mano, oppure attraverso software per produrre versioni digitali.
Possono essere d'aiuto nel lavoro e nella didattica, ma anche nella vita privata.
Sono utili per preparare presentazioni, e anche per studiare e prendere appunti. Ma possono anche supportare il brainstorming, l'analisi dei problemi, le decisioni, la gestione dei processi o la progettazione.
Tutto questo perché sono validi strumenti per la sintesi e la comprensione, oltre che stimoli per attenzione e memoria, e anche per la creazione di nuove idee.
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RiassumendoClicca per leggere
ProvaMettiti alla prova
Mappe mentali Vs mappe concettuali
Ti sembra una mappa mentale?Clicca per leggere
Osserva la mappa qui a lato.
Cosa ne pensi?
Noti delle differenze grafiche rispetto alla mappa di Buzan vista prima?
Riflettiamo:
- Ha parole collegate da linee o da frecce?
- Sui collegamenti c’è scritto qualcosa?
- Ha una struttura radiale intorno al centro o verticale verso il basso?
- Usa colori e immagini, oppure no?
- Ha solo legami gerarchici, oppure no?
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Mappe mentali e concettuali a confronto Clicca per leggere
Quella presentata è una mappa concettuale, e presenta varie differenze rispetto ad una mappa mentale.
Le più evidenti sono quelle grafiche, ad esempio:
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Ha una struttura verticale verso il basso e non radiale intorno al centro
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Ha parole-concetto collegate da frecce e non da semplici linee (1)
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Ci sono delle parole-legame sui collegamenti (2)
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Non usa colori e immagini
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Ha anche legami trasversali tra nodi di rami differenti (3).
Le differenze, però, non finiscono qui, e la più importante è che non rappresentano la stessa cosa…
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Le mappe mentali
sono focalizzate sui concetti e rappresentano un tema o un problema combinandoli progressivamente per associazione.
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Le mappe concettuali
sono focalizzate sulle relazioni tra concetti e rappresentano una conoscenza in modo analitico, esplicitando i legami tra i concetti.
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Le differenze in dettaglio Clicca per leggere
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Mappe mentali
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Mappe concettuali
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Struttura |
Radiale a partire dall’idea centrale.
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Ad albero che si ramifica verso il basso, a partire dal concetto principale.
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Concetti |
Possono essere rappresentati all'interno di riquadri, che in quel caso sono chiamati nodi.
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Sono sempre rappresentati all'interno di riquadri, e sono chiamati nodi.
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Legami tra concetti |
Sempre gerarchici.
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Non solo gerarchici.
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Rappresentati da linee senza indicazioni.
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Rappresentati da frecce etichettate con parole-legame, che esplicitano la relazione fra i concetti.
Le parole-legame sono spesso dei verbi.
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Occasionalmente trasversali.
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Spesso sono trasversali.
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Grafica |
Frequente uso di colori e immagini: la creatività è usata per bilanciare l'aspetto razionale della classificazione dei concetti.
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Raro uso di colori e immagini, che comunque hanno poca importanza rispetto a organizzazione e schematizzazione.
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Indicate in particolare per... |
Attività che richiedono un brainstorming, e dunque beneficiano del processo di classificazione e gerarchizzazione dei concetti.
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Interpretare, comprendere o spiegare analiticamente campi di conoscenza o argomenti specifici, e per metterli in relazione con le conoscenze pregresse.
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Le mappe concettuali in breve Clicca per leggere
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Come hai visto, mappe mentali e concettuali hanno caratteristiche differenti.
L’utilizzo di una o dell’altra dipende da cosa si vuole rappresentare.
Le mappe mentali stimolano la riflessione creativa e fanno emergere la classificazione e la gerarchizzazione dei concetti, quelle concettuali, proposte per la prima volta da Joseph Novak, mettono in risalto le connessioni tra le entità di un argomento conosciuto…
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… per questo il focus delle mappe concettuali è sui concetti e le loro relazioni.
I concetti sono rappresentati da nodi, costituiti da una parole-concetto o da una breve frase racchiusa in un riquadro, le relazioni sono invece delle connessioni indicate da frecce con etichette (parole-legame) che indicano il verso della relazione ed esplicitano il tipo di relazione.
Ogni sequenza “parole-concetto”+”parole-legame”+”parole-concetto” forma una proposizione in grado di restituire un significato unitario e autonomo.
Le connessioni sono spesso anche trasversali, cioè tra nodi di rami differenti.
In genere è presente un unico concetto chiave, e allora la mappa ha una struttura gerarchica ad albero rovesciato, che si sviluppa in verticale verso il basso.
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Le mappe concettuali possono essere disegnate a mano ma, vista la complessità nel loro disegno, sono più spesso create con strumenti digitali.
Possono essere d'aiuto nel lavoro e nella didattica quando si studia o si deve comunicare, spiegare o in generale condividere delle conoscenze che siano comprensibili anche a chi non ha prodotto la mappa.
Ma sono utili anche nella valutazione della comprensione di un argomento.
Tutto questo perché sono validi strumenti per la sintesi, la connessione con conoscenze pregresse e la comprensione di campi di conoscenza, problemi o processi.
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RiassumendoClicca per leggere
ProvaMettiti alla prova
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